venerdì, febbraio 24, 2006


JOSEE, THE TIGER AND THE FISH
Di Inudo Isshin - Giappone 2003

Tsuneo è uno sbarbato studente giapponese, sempre in bilico tra la scuola, le ragazze e il suo lavoro part time in una sala di mah - jong. Un giorno Tsuneo incontra una vecchietta con un' enorme carrozzina. Scoprirà che dentro c' è Josee, ragazza che non può usare le gambe, adora i romanzi di Francoise Sagan e cucina benissimo. Inizierà tra i due una bellissima storia...
Quando un film ha a che fare con personaggi con handicap fisici, si ha sempre un pò di timore. Il cinema di questo genere, infatti, prevede quasi sempre sviluppi tragici con culmine di melassa finale, ma Inudo ( che pure viene dalla televisione, regno dello strappalacrime facile facile ) al suo terzo lungometraggio evita tutto questo e prende in mano la storia con polso, evitando un finale scontato e uno svolgimento prevedibile. Con una fotografia ferma e luminosissima, il regista racconta con sincerità e candore una storia difficile, scherza con lo spettatore, diverte con il suo corollario di personaggi buffi e un pò fuori dal mondo. Isshin segue i canoni del cinema giapponese contemporaneo e non risparmia in piani sequenza ( bellissimi ) e in un umorismo che a volte suona molto Kitano ma che riesce a non scadere mai nel banale. Curioso come, in una storia che parla di due personalità forti a confronto, sia il ragazzo ad uscirne male, lasciando lo spettatore incantato di fronte all' ultima, fantastica, sequenza.