martedì, novembre 14, 2006


PORCO ROSSO
Di Hayao Miyazaki - Giappone 1992

Marco è un aviatore bravissimo, ma durante la prima guerra mondiale viene colpito in missione da una maledizione. I suoi compagni moriranno, lui verrà trasformato in un maiale. Abbandonerà l' aviazione in tempo prima dell' arrivo del regime fascista, si esilierà in solitudine in un' isoletta a Venezia e vivrà come cacciatore di taglie. Quando i pirati chiameranno un pilota americano tanto bravo quanto sbruffone, Marco vedrà offuscarsi il suo rapporto con la bellissima Gina...
Miyazaki è un genio, questo si sa e nessuno osa metterlo in discussione, e risulta quindi un mistero come questo Porco Rosso sia annoverato tra i lavori meno conosciuti del regista nipponico. Ambientato in un Italia fiabesca, tanto irreale quanto piena di fascino, Porco Rosso è un unico, grande omaggio a tutto quello che il regista ha amato: il maiale, da sempre suo animale prediletto, il volo, onnipresente nei suoi lungometraggi e qua reso ancora più fascinoso da un' ambientazione anni venti da cartolina e le donne ( due qua: la bella Gina e il meccanico Fio ), figure importantissime nei lavori del nostro. Difficile nascondere l' affetto che ben presto ci si trova a provare per questo antieroe colpito da una maledizione sconosciuta ( in una scena di una bellezza entusiasmante! ) che mai si perde d' animo e che rinuncia al tornare normale, nauseato dalla malvagità dell' uomo di cui non fa più parte ( e la frase " Meglio porco che fascista " è già entrata nella storia ). Siamo comunque dalle parti dei primi Miyazaki e il clima teso non supera mai quello da fiaba, con cattivi mai cattivi e rapimenti di bambini per bambini, anche se qualche ambiguità più adulta ( la trasformazione mai spiegata e il finale aperto ) dona una sfumatura ancora più agrodolce e romantica. Bellissimi i titoli dei giornali in italiano, voluti dal regista. Imperdibile.


4 Comments:

Blogger Angelo said...

Il sensei Miyazaki è un grande, impossibile negarlo!

10:27 PM  
Anonymous Anonimo said...

Confermo, confermo!

Valeria

10:26 AM  
Anonymous Anonimo said...

Ciao carissimo...
Ti ricordi di me?
Dopo quasi secoli che non ci si vede/sente...
come stai?
aspetto tue notizie, magari una piccola mailina di aggiornamento.... tanto per sentire come ti vanno le cose!!!
Bacioni
Sottobosco

12:22 PM  
Anonymous Anonimo said...

Beh, sì, come film è molto intenso e la scena che hai citato è bellissima, ma è un Miyazaki un po' inconcludente rispetto ai suoi masterpieces più "energici" come "La città incantata" o "Mononoke Hime". Per quanto, come ho detto, sia un bellissimo film :-)

2:37 PM  

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