mercoledì, luglio 05, 2006


ONG BAK
Di Prachya Pinkaew - Thailandia 2003

Un sempliciotto di campagna, vera arma naturale, va in città a recuperare la testa dell' idolo del suo villaggio, prima che quest' ultimo venga colpito da indicibili sfortune. Scoprirà che è stato preso da un ladro di oggetti antichi, casualmente appassionato di combattimenti clandestini...
Le arti marziali, le botte dure, gli stunts allucinanti si pensavano sepolti, dopo il periodo d' oro di Jackie Chan, ma dalla Thailandia ecco un film che torna ai cari vecchi tempi. Tony Jaa, senza errori, può tranquillamente essere considerato il miglior attore marziale sulla scena al momento, viste le poche premure che usa nelle scene d' azione, al limite del possibile e senza uso alcuno di cavi, trucchi o computer grafica e accompagnato da un cast di operatori all' altezza, si concentra sull' azione come poche volte si ha avuto occasione di vedere. Non a caso parliamo dell' attore, visto che del regista si vede poco o nulla in questa pellicola. Lasciando perdere lo spunto di trama, rimane un film dove l' inespressivo protagonista non parla mai e viene accompagnato da comprimari non all' altezza degli intermezzi che gli si chiedono, dove i ralenti e le mille ripetizioni dei colpi da varie angolature annoiano quasi subito e dove la stupidaggine, in generale, la fa da padrona. Peccato, perchè avrebbe potuto essere molto di più, ma così si riduce a mero godimento per i soli appassionati. Qua da noi con il sottotitolo di Nato per Combattere e con un doppiaggio scarso.


1 Comments:

Blogger Luca B said...

confermo il tuo commento sul film, trama e regia molto scarsi, ma su Tony Jaa niente da criticare...

Anche in The Protector si dimostra di essere il migliore, secondo il mio parere migliore di Jet Li in Fearless che al contrario è un tripudio di effetti speciali...

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2:32 PM  

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