lunedì, ottobre 09, 2006


COWBOY BEBOP - THE MOVIE
Di Shiniciro Watanabe - Giappone 2001

Faye, inseguendo un Hacker da quattro soldi, incappa in Vincent, ex militare ora terrorista fissato con la fine del mondo. Grazie ad un tecnologia basata sulle nanomacchine, Vincent potrebbe infettare l' umanità senza che questa possa fare nulla per evitarlo. Gli altri membri del Bebop, Spike, Jet, Ed e il cane Ein, si impegneranno per fermare la minaccia e, possibilmente, intascare la grossa taglia messa sulla testa dell ex militare...
Con due anni di ritardo giunge anche da noi l' attesissima versione cinematografica di una delle serie d' animazione più belle viste dal sottoscritto. La serie televisiva ebbe il pregio di elevare lo standard delle serie del momento, grazie ad una trama ramificata e uno stile del disegno non propriamente originale, ma stupendo e fuso con una musica jazz fantastica, opera della bravissima Yoko Kanno. Il film non cambia una virgola degli aspetti più belli della serie ( voci e dialoghi off, una stasi dell' immagine e una fusione suono / video incantevoli ) anzi, ne migliora ancora di più le qualità grazie ad effetti cinematografici ( grandangoli, movimenti della macchina a mano ) che migliorano la resa grafica, e la lacrimuccia di gioia scorre sulle gote dello spettatore. Ancora Kanno alle musiche, ancora jazz durante i combattimenti, ancora funky durante i voli, ancora ottima musica per ottime immagini. Certo, direte voi, la storia non è un granchè e lo sviluppo della trama non si discosta poi molto da un episodio della serie allungato, ma anche se effettivamente è così ( il film si colloca tra gli episodi 22 e 23 ) è vero anche che non si poteva chiedere qualcosa di diverso. Cowboy Bebop è così: bellissimo, disperato ( e Spike e lo stesso Vincent sono dei fantastici perdenti ), emozionante, unico, imperdibile. Punto. Un sentito ringraziamento al direttore del doppiaggio, gentilissimo nel dare ai personaggi voci diverse rispetto a quelle della serie televisiva; sul serio, ti ammiro molto, ma non attraverarmi mai la strada, potrei dimenticarmi di premere il freno. Da vedere comunque, assolutamente.

1 Comments:

Blogger Angelo said...

sono d'accordo, peccato che in italia siamo in pochi a pensarla così...

6:57 PM  

Posta un commento

<< Home