Di Kinji Fukasaku - Giappone 2000
In una società al collasso, per fermare la dilagante ondata di delinquenza giovanile, viene istruito il Battle Royale, gioco al massacro per giovani delinquenti. A caso, una classe viene spedita per tre giorni in un' isola deserta, dove gli alunni dovranno uccidersi tra loro fino a quando non ne rimarrà uno solo. Per la mattanza, verranno date loro delle armi, le quali spaziano dal coltello al veleno fino al mitragliatore...
Film - scalpore, tanto da scomodare l' allora primo ministro per evitare l' uscita in sala, questo Battle Royale non a caso è stato un caso anche all' estero ( tanto da far urlare di gioia registi come quello di Kill Bill ). Violento, cinico oltre misura, cupo quanto basta per divertire e far riflettere su una società ( quella giapponese in particolare, ma la critica può tranquillamente essere esportabile ) che non solo non ce la fa più, ma spettacolarizza il suo fallimento con litri di sangue, che il pubblico apprezza e con il quale si quieta. Registicamente parlando il film si regge molto bene: teso, a sprazzi onirico, senza sosta e con personaggi comunque credibili e ai quali ci si affeziona, soffre forse un pò per alcune scene melò ( con tanto di dichiarazioni d' amore condite con emoglobina e fori nello stomaco ) alle quali fa da contrappeso con altre scene di rara tensione e perfette nel ricreare un incubo ad occhi aperti ( l' inutile strage al faro, fantastica! ). Da vedere. Partecipazione straordinaria di Beat Takeshi Kitano nella parte del professore sadico. Con un seguito, cominciato dal regista ma, a causa della sua morte prematura, finito dal figlio.
In una società al collasso, per fermare la dilagante ondata di delinquenza giovanile, viene istruito il Battle Royale, gioco al massacro per giovani delinquenti. A caso, una classe viene spedita per tre giorni in un' isola deserta, dove gli alunni dovranno uccidersi tra loro fino a quando non ne rimarrà uno solo. Per la mattanza, verranno date loro delle armi, le quali spaziano dal coltello al veleno fino al mitragliatore...
Film - scalpore, tanto da scomodare l' allora primo ministro per evitare l' uscita in sala, questo Battle Royale non a caso è stato un caso anche all' estero ( tanto da far urlare di gioia registi come quello di Kill Bill ). Violento, cinico oltre misura, cupo quanto basta per divertire e far riflettere su una società ( quella giapponese in particolare, ma la critica può tranquillamente essere esportabile ) che non solo non ce la fa più, ma spettacolarizza il suo fallimento con litri di sangue, che il pubblico apprezza e con il quale si quieta. Registicamente parlando il film si regge molto bene: teso, a sprazzi onirico, senza sosta e con personaggi comunque credibili e ai quali ci si affeziona, soffre forse un pò per alcune scene melò ( con tanto di dichiarazioni d' amore condite con emoglobina e fori nello stomaco ) alle quali fa da contrappeso con altre scene di rara tensione e perfette nel ricreare un incubo ad occhi aperti ( l' inutile strage al faro, fantastica! ). Da vedere. Partecipazione straordinaria di Beat Takeshi Kitano nella parte del professore sadico. Con un seguito, cominciato dal regista ma, a causa della sua morte prematura, finito dal figlio.
4 Comments:
un capolavoro.
tristezza delle tristezze, dubito che uscirà mai da noi.
A Coscablog piace il cinema orientale. Bravo, bel blog
film imperdibile, assolutamente da vedere, per gli amanti dei film cattivi.
interessante anche il merchandising che ha generato...
http://www.tokyobabyloncosplay.com/gadgbatt.htm
Molto meglio del fumetto da cui è tratto, colpevole di voler "tirare per le lunghe" una storia che poteva bennissimo essere conclusa in pochi numeri (e non in una ventina!). Da vedere!
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