venerdì, luglio 13, 2007


SAKURAN
Di Mika Ninagawa - Giappone 2007

Kiyoha è ancora una bambina quando viene lasciata ad una casa di piacere. A nulla serviranno i suoi tentativi di fuga e le diverrà presto chiaro il suo destino: diventare una cortigiana. Diventata grande, avrà un sacco di spasimanti e presto capirà che per andarsene dovrà riuscire a sposare un ricco cliente. Quqando arriverà il cliente giusto, però, arriverà anche l' amore, e per Kiyoha cominceranno i problemi.
Mika è stata per dieci anni fotografa di professione, e sin dalle primissime inquadrature allo spettatore non è difficile capirlo, trasportato dentro una favola dai colori pop e sgargianti, con il mondo visto da dietro un acquario con tanto di pesci rossi. Il fatto che sia una fotografa, però, non salva questo film da parecchi dubbi: se è vero che l' apparato estetico funziona a meraviglia, lasciando più di una volta lo spettatore a bocca aperta, è vero anche che il film è spesso in affanno, intrappolato in giochi di camera spesso maldestri e con una sceneggiatura a far da ossatura il più delle volte ingenua e diseguale nel distribuire comicità e sentimenti. Ne viene fuori una pellicola riuscita nel suio mix di antico e moderno, con tanto di colonna sonora piaciona, ma deludente sotto l' aspetto prettamente cinematografico, con troppi momenti di stanca, dove molto spesso la bravissima e bellissima Tsuchiya Anna ( già apprezzata motociclista in Kamikaze Girl ) rimane da sola a reggere un baraccone altrimenti destinato all' oblio. Un vero peccato, viste le premesse. Se non avete troppe aspettative, guardatelo, altrimenti voltate pure lo sguardo altrove.