lunedì, novembre 27, 2006


REBELS OF THE NEON GOD
Di Tsai Ming- liang - Taiwan 1992

Quattro ragazzi si arrangiano come possono in una Taipei asettica e insensibile: due di loro rubano schede dalle sale giochi per poi rivenderle; il terzo, Hsiao Kang, scende inesorabilmente verso il baratro della solitudine mentre il quarto membro, una ragazza, tenta invano di costruire un rapporto con uno dei due ladruncoli...
Tsai Ming- liang darà il via, con questo lavoro, ad una idea di cinema completamente fuori dai cardini soliti del genere e, allo stesso tempo, creerà l' epopea di un ragazzo ( Hsiao Kang, protagonista di tutti i lavori del regista ) solitario in continuo attrito con una società offuscata e gelida. La presenza costante dell' acqua, i dialoghi ridotti al minimo indispensabile, uno straniamento ridondante e una malinconia sempre presente sono qua, e saranno in futuro, il marchio di fabbrica di un regista geniale, capace di gettare i personaggi nella più cupa disperazione per poi liberarli in un attimo, persi nei lunghi silenzi che permeano la pellicola, satura di rumori di fondo, quasi inconsistenti ma sempre presenti, a colmare il vuoto lasciato da una generazione schiacciata dal peso di un malessere interiore, con la mente da un' altra parte, rapita dal dio videoludico del titolo. Non è una pellicola facile, è necessario dedicargli tempo ed attenzione, ma non sarà fatica sprecata, anzi. Le avventure di Hsiao Kang continueranno nel film Vive L' amour. Da noi solo su Fuori Orario.


2 Comments:

Blogger Christian said...

Io adoro Tsai Ming-Liang! ^_^
Ma si tratta di un amore difficile da spiegare agli amici e a coloro che si annoiano a vedere anche solo cinque minuti delle sue opere. Questo suo primo film, comunque, mi è rimasto impresso anche per la colonna sonora ritmata, ipnotica e ossessiva con cui si apre la pellicola. E per i disperati tentativi del solitario protagonista di "comunicare" con gli altri (come nella scena in cui si introduce nell'appartamento dell'altro ragazzo... l'invasione, la modifica o la distruzione dello spazio abitativo altrui è quasi un'ossessione per superare le barriere dell'incomunicabilità di certe società asiatiche... vedi "Vive L'amour" dello stesso TML, ma anche "Hong Kong Express" di WKW e "Ferro 3" di KKD...)
Ciao!

8:41 AM  
Blogger Torakiki said...

Woha! Un altro amante di Tsai! Ho intenzione di recensire tutti i films! Mi manca solo Goodbye Dragon inn e I don't want to sleep alone, ma li recupererò!!

9:21 AM  

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