
DRUNKEN MASTER II
Di Liu Chia Liang & Jackie Chan - Hong Kong 1994
Seguito di uno dei più grossi successi di Chan ( diretto allora da Woo Ping ) questo lavoro prosegue con le peripezie di Wong Fei Hung, scapestrato maestro della drunken boxing che si troverà immischiato in un traffico illegale di reperti archeologici...
Bisogna dare atto che al nostro stuntman non manca un certo coraggio: affrontare a 40 anni un film di arti marziali così classico non è da molti, visto che al tempo i films in costume non riscuotevano più tanto successo, ed è curioso come un plot talmente banale possa rivelarsi uno dei suoi films migliori. La trama, leviamoci subito il peso, è sbrindellata, molto poco coerente, praticamente un mero canovaccio per le scene d' azione ( merito dei dissapori avuti con il regista Liang, che lascerà il set prima della fine delle riprese, lasciando il resto del lavoro a Chan ) le quali sono, forse, le migliori che i nostri occhi possano aver mai visto. Basterebbe vedere anche solo una volta il duello finale tra Chan e un agguerrito Ken Lo per non dimenticarlo più: una scena che da sola è valsa sei mese di riprese con un uso dei cavi eccellente e una coreografia mozzafiato. Non che il resto debba vergognarsi: la lotta tra Wong Fei Hung e la gang delle asce è impressionante e non si fatica a capire il motivo di tanto amore da parte dei suoi fans, che considerano questo film uno dei migliori in assoluto del nostro funambolico attore. Uno dei rari casi in cui il seguito, spiace dirlo, supera di diverse lunghezze l' originale. Da avere senza remore.
Di Liu Chia Liang & Jackie Chan - Hong Kong 1994
Seguito di uno dei più grossi successi di Chan ( diretto allora da Woo Ping ) questo lavoro prosegue con le peripezie di Wong Fei Hung, scapestrato maestro della drunken boxing che si troverà immischiato in un traffico illegale di reperti archeologici...
Bisogna dare atto che al nostro stuntman non manca un certo coraggio: affrontare a 40 anni un film di arti marziali così classico non è da molti, visto che al tempo i films in costume non riscuotevano più tanto successo, ed è curioso come un plot talmente banale possa rivelarsi uno dei suoi films migliori. La trama, leviamoci subito il peso, è sbrindellata, molto poco coerente, praticamente un mero canovaccio per le scene d' azione ( merito dei dissapori avuti con il regista Liang, che lascerà il set prima della fine delle riprese, lasciando il resto del lavoro a Chan ) le quali sono, forse, le migliori che i nostri occhi possano aver mai visto. Basterebbe vedere anche solo una volta il duello finale tra Chan e un agguerrito Ken Lo per non dimenticarlo più: una scena che da sola è valsa sei mese di riprese con un uso dei cavi eccellente e una coreografia mozzafiato. Non che il resto debba vergognarsi: la lotta tra Wong Fei Hung e la gang delle asce è impressionante e non si fatica a capire il motivo di tanto amore da parte dei suoi fans, che considerano questo film uno dei migliori in assoluto del nostro funambolico attore. Uno dei rari casi in cui il seguito, spiace dirlo, supera di diverse lunghezze l' originale. Da avere senza remore.
5 Comments:
In Italia qualcuno ha avuto il coraggio di pubblicarlo? O faccio prima a cercarlo d' importazione?
Importazione...
Come di consueto comunque...
^^
scusa tora visto che siamo in argomento Jackie Chan, ho visto al noleggio "The Myst", di cui non no nulla, tu l'hai visto? vale il noleggio?
ah no scusa è The Myth, errore mio.
ma non ne so molto lo stesso...
Kekkoz non ne parla malissimo. lo proverò pure io, comunque, adesso che sp che è uscito ^^
http://giovanecinefilo.splinder.com/post/7741005
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