giovedì, marzo 23, 2006


TOKYO RIDERS
Di Jingle Ma - Hong Kong 2000

Una ragazza partirà alla volta di Tokyo per andare a cercare il suo sposo, che non si è presentato il giorno delle loro nozze: verrà accompagnata dal suo arredatore, che la segue nella speranza di recuperare i debiti che ha con il marito. Arrivati nella grande città, verranno aiutati da un improbabile ispettore e dalle sue bellissime aiutanti, ma non tutto è come può sembrare...
Nella speranza di ridare fiato ad un cinema in crisi, Jingle Ma riprende la commedia d' azione tanto cara al Jackie Chan del passato e la adatta ai tempi moderni. Per stare al passo e rispettando le leggi del blockbuster, il regista inserisce vestiti cool, citazioni a go go ( anche di films occidentali, vista l' aria da esportazione che gira ultimamente ) e musichette trendy durante i combattimenti, finendo per inondare lo spettatore con una serie di inutili vezzeggiativi che non coprono l' inesistenza di una impalcatura a reggere il tutto. Il film, dopo appena un quarto d' ora, già perde d' interesse e lo spettatore comincia ad infischiarsene su dove è andato lo sposo: le numerose sottotrame ( quasi una per ogni personaggio! ) scostano troppo l' attenzione e la sceneggiatura è un colabrodo tale che nemmeno i protagonisti ne sembrano del tutto convinti: se Erik Cheng è inespressivo più del solito, non se la cava meglio Tony Leung, spaesato dentro i panni dell' ispettore Gadget di serie B e sempre poco convinto di quello che fa. Nemmeno nelle scene d' azione andiamo meglio: mediocri e senza mordente, accompagnate da esplosioni inutili e ( nel caso dei combattimenti ) da musichette che vorrebbero essere cool, ma sono solamente strazianti per chiunque abbia un minimo di gusto musicale decente. Qua da noi con un doppiaggio da galera. Con un seguito.