mercoledì, agosto 30, 2006


POLICE STORY 2
Di Jackie Chan - Hong Kong 1988

Degradato a poliziotto di strada, dopo la distruzione del centro commerciale del primo episodio, Ka- Kui viene ancora perseguitato dal criminale fatto arrestare tempo prima e ora rilasciato perchè in fin di vita; tra un agguato e l' altro, dovrà vedersela anche con un gruppo di bombaroli che gli ha pure rapito la fidanzata.
Secondo capitolo della serie più famosa dello stuntman/ attore/ regista e, purtroppo, anche il più debole dei tre films che la compongono. Chan non sa dove andare a parare, con una prima parte troppo ancorata al precedente episodio e una seconda non sviluppata come si deve, forse a causa del poco tempo rimasto alla pellicola e che, quindi, non sa appassionare a dovere. Peccato, perchè i tre criminali bombaroli avrebbero dovuto avere più spazio per agire, ma sono relegati al secondo tempo e non basta l' emozionante combattimento finale nella fabbrica di fuochi d' artificio per tessere le lodi a questo film. Forte del successo del primo Police Story, Chan concede troppo tempo ( e due combattimenti!! ) ai precedenti avversari, annoiando un pò troppo, per poi abbandonarli e passare agli altri i quali, come già detto, hanno troppo poco tempo per entrare nelle grazie dello spettatore, finendo inesorabilmente nell' anonimato. Un lavoro indeciso, quindi, salvato solamente dalle sequenze d' azione, magistrali anche se non appassionanti come quelle dell' insuperabile capitolo precedente. La serie si chiuderà con il terzo lavoro ( Supercop ), l' unico, chissà poi perchè, ad essere stato importato nel nostro paese.

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Il libro, già prima di riceverlo, avevo comunque deciso di pagarlo, per una questione di principio, poi mi è anche piaciuto e i soldi li ho così anche ben spesi.
Il fatto è che una volta fatto il versamento non si è fatto più sentire nessuno.
E sto ancora aspettando una e-mail da un altro autore della stessa casa editrice che mi doveva parlare di "tante cose".
Tante cose? Mah...

Valeria

P. S.: se avessi scritto una recensione negativa penso mi avrebbero spedito un pacco bomba.

Hai visto per caso il film "Dalla Cina con furore"?

9:49 AM  
Blogger Torakiki said...

Dalla Cina Con Furore l' ho recensito con il titolo internazionale, Fist Of Fury.
Lo hai visto? Eh, Bruce quando ci si mette sa farsi voler bene hehehe!

La casa editrice lasciala al suo amaro destino, se non sa occuparsi delle persone che, come te, si sbattono così tanto.

^_^

12:14 PM  
Anonymous Anonimo said...

Sì, l'ho visto. Ma i film di questo tipo non mi piacciono un granché, gli attori continuano a urlare "wattà" e a gettarsi in ogni dove. Ma forse è proprio questo il bello? [illuminami!] Ho apprezzato comunque la denuncia sociale fatta nel corso del film. :-)

Valeria

P. S.: scrivi per caso anche recensioni di film occidentali?

7:16 PM  
Anonymous Anonimo said...

non ci conosciamo valeria, ma sono quasi totalmente d'accordo con te. vallo a spiegare tu a torakiki. a parte qualche scena involontariamente comica i film di rucche son abbastanza simili (e ti dirò di più: insieme a "watàaa" urlano anche "ahiàaa" quando le pigliano).
l'altra sera abbiamo dovuto legare alla poltrona e imbavagliare tora per fargli vedere slevin (che pur essendo yanqui è un film niente male, come sono quasi riuscito a strappargli di bocca a fine serata).
saludos companeros

2:18 PM  
Blogger Torakiki said...

hahahah! Ma ve l' ho spiegato che i films di botte sono una DROGA?!?!?!

Sogno di cadere dal secondo piano di un palazzo, atterrare sul tetto di un' auto e rimbalzare su di un tavolo, rigorosamente con l' osso sacro e ALZARMI e ridere! Che figata! Adoro gli stuntmen, voi no? o_0

12:31 PM  

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