lunedì, febbraio 04, 2008

DISTRIBUTORI A CASA!
Non lasciamo a pochi incompetenti il compito di decidere cosa dobbiamo vedere e come!


Mi unisco volentieri alla protesta nata qui e qui. Ragazzi, Avete tutto il mio supporto!

Il nostro paese, per quanto riguarda l' estremo est, ha sempre dovuto cavarsela alla meno peggio, e se non fosse per i cinebloggers ancora adesso navigheremmo nel buio. Quelli di seguito sono solamente pochi esempi, perchè troppo ci vorrebbe per elencarli proprio tutti.

EXILED

Johnnie To è uno dei più grandi registi viventi. Exiled è approdato a Venezia dopo anni di riconoscimenti ovunque. Nei cinema non si è visto manco col binocolo e dell' home video nessuna traccia. Il suo precedente BREAKING NEWS non ha avuto molta più fortuna: è stato trasmesso in un afoso pomeriggio di Agosto quando l' Italia è ovunque, tranne che al cinema. Un pò poco, per uno che va a Cannes un anno sì e uno no.

THE HOST

Hahahaha. Dite ad un italiano non cineblogger THE HOST e guardate la sua reazione. Stupore, stupefazione, abbacinamento. Eh già. Un film che ha visto tutto il modno qua è sconosciuto. Siamo un paese sottosviluppato? Qualcuno dice di no perchè è arrivato adesso MEMORIES OF MURDER. Direttamente per l' home video e con troppi anni di ritardo. Io mi vergogno, voi non so...

INFERNAL AFFAIRS

Portare qua la famosa trilogia solamente perchè l' americano THE DEPARTED ne è il remake è già di per se di dubbio gusto, se non peggio. Relegarla con anni di ritardo al solo home video è qualcosa di osceno, cambiarne i formati video e, da un film all' altro, cambiarne anche il parco doppiatori... bè... lasciamo stare.

INITIAL D

E' uno dei film che mi fanno dubitare del fatto che i distributori siano persone in carne ed ossa e non, per esempio, un computer che becca a random i titoli da importare. INITIAL D. INITIAL D!! Un film di corse hongkonghese girato per il mercato giapponese con tanto di attori bellocci hongkonghesi che piaccono alle giapponesi. Unico comune denominatore, ha gli stessi registi di INFERNAL AFFAIRS. Ah, beh! Come se Lau e Mak girassero solamente capolavori. Devono averlo preso ad occhi chiusi. Quanto adoro i nostri distributori. Mi danno l' impressione, a volte, di voler demolire, più che ravvivare, la già scarsa idea di cinema orientale che abbiamo qua.

OLD BOY

Portato qua solamente perchè Tarantino ha detto che è fico. Peccato che fosse una trilogia. Se MR VENDETTA è uscito postumo solo per l' home video, LADY VENDETTA non ha avuto molta più fortuna. Io al cinema manco l' ho vista passare. Una vergogna, anche perchè, dopo tutto il successo che avuto nel mondo, quasi per carità pelosa lo abbiamo chiamato come membro della giuria a Venezia e dopo lo abbiamo dimenticato. Il suo successivo I' M A ROBOT BUT IT' S OKAY qua nessuno sa nemmeno che esista.

I DON' T WANT TO SLEEP ALONE

Tsai Ming Lian qua lo adoriamo molto. Al cinema di suo ho visto solo passare CHE ORA E' LAGGIU'. Un pò poco. Senza contare che, se non fosse stato per fuori orario, nessuno dei suoi film avrebbe avuto il giusto risalto. Ma allora perchè GOODBYE DRAGON INN, essendo la sua filmografia interamente incentrata in un unico protagonista durante le fasi della sua crescita, è stato saltato a piè pari? Ah, vorrei ricordarvi anche che il suo ultimo film è già uscito in giro già da più di un anno. Ehi... SVEGLIA!!

SUKIYAKI WESTERN DJANGO

Takashi Miike in Italia è un signor nessuno. A parte qualche uscita direttamente in home video in ritardo mostruoso rispetto al resto del mondo ( Gozu, Visitor Q, Juvenile, Audition ) rimane il fatto che il film sovracitato non arriverà mai nelle nostre sale. E per fortuna che è un omaggio ai nostri spaghetti western, alla faccia del rispetto che proviamo per il cinema italiano. Per la cronaca: sto ancora aspettando di andare al cinema a vedere Izo, che pure lui è andato alla Mostra del Cinema di Venezia.

TIRANDO DUE SOMME

Grazie ad una distribuzione infame, indegna, schifosa per un paese come il nostro, l' italiano comune di cinema orientale non sa una benemerita sega. Sentire persone che mi dicono, nel 2008, che sanno cosa è il cinema di Hong Kong perchè vedono Wong Kar Wai, che sanno cosa è il cinema giapponese perchè guradano Kitano o che sanno cosa è il cinema Coreano perchè conoscono Kim Ku Duk fa letteralmente cadere le palle. Senza contare che il cinema d' azione orientale se tutto va bene per l' italiano comune è ancora Bruce Lee... E lasciamo stare l' animazione, con Satoshi Kon che non riesce ad avere nemmeno un quarto delle sale avute da quella schifezza immonda di, che sò, BEE MOVIE. Insomma... Una tristezza su tutti i fronti. Non è il mio lavoro fare il distributore, quindi non me la sento di vergognarmi, ma gradirei molto che chi di dovere lo faccia. Perchè voglio andare al cinema a vedere l' ultimo di Takashi con la stessa facilità con cui andrei a vedermi l' ultimo capolavoro di Mann o l' utlima stronzata sugli Aliens. E' chiedere troppo?

Per un paese definito da un cronista del New York Times come " il più avanzato dei paesi del terzo mondo " forse sì... Vi prego, distributori, andate a casa e lasciate fare il lavoro a chi ne sa qualcosa più di voi.

Grazie.

9 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Applausi!

3:24 PM  
Blogger Weltall said...

Non posso che essere completamente d'accordo con te!
Il cinema orientale è terribilmente bistrattato nel nostro Paese sia al cinema che, in misura leggermente inferione, in home video.
Stufo di dover aspettare inutilmente l'uscita di questo o quell'altro film (la maggior parte delle volte con edizioni veramente vomitevoli), mi sono dato al mercato d'importazione che mi ha permesso di recuperare dei titoloni e di risparmiare parecchi soldini.
Hai fatto dei nomi eccellenti, registi e film grandiosi che nonostante passino per i festival nostrani vengono completamente ignorati. Prendi Miike per esempio. Con Sukijaki Western Django, sono tre i suoi film (Izo e The Great Yokai War) presentati a Venezia e mai usciti.
Non parliamo poi di Jhonnie To che è da più di un anno che la Ripley Home Video ha promesso di pubblicare A Hero Never Dies.
Qualcosa sembra essersi smosso in casa Dynit, che farà uscire nei prossimi mesi una bella serie di film del buon Miike...staremo a vedere!

3:57 PM  
Anonymous Anonimo said...

Grande! concordo in pieno naturalmente... in particolare, personalmente, su "The Host": è uno scandalo pazzesco visto il successo sia di critica che di pubblico in tt il mondo che non abbia trovato "posto" da noi...

Ti avviso che a breve apriremo un blog apposta per questi sfoghi contro la distribuzione, in cui metteremo tt questi post all'inizio...e poi chiunque vorrà scrivere altre "vergogne" distribuitive sarà libero di farlo... in questo modo sarà più facile avere contatti con riviste e case di distribuzione.
Probabilmente entro una settimana faremo sapere di più, direttamente su cineroom...

Un saluto e grazie ancora

4:02 PM  
Anonymous Anonimo said...

Torakiki post immenso.
Da amante di cinema asiatico ho sempre odiato la noncuranza con cui viene considerato. Della distribuzione in sala è uno scempio, ma anche in dvd non è che si arrivi a livelli poi tanto migliori. Di dvd Miike ne esce qualcuno adesso dopo che li ho già visti tutti.
Spero, e credo, che almeno nel mercato dvd succeda un po' come è andata con gli anime. Anni fa era un mercato di nicchia e oggi sta esplodendo sempre di più. Sperem!
Grazie!
Saluti.
Para

4:33 PM  
Anonymous Anonimo said...

ah tora una domanda, ma initial d è una cagata? perchè l'altra sera avevo una mezza idea di noleggiarlo, ma non avendone mai sentito parlare..

8:54 AM  
Blogger Zonekiller said...

Complimenti per il tuo post e per il tuo blog...certo è che ai distributori importa solamente far soldi e che se il cinema d'autore non torna a breve di moda, come per esempio successe dieci anni fa, i tempi si fanno sempre più bui...viste anche le paludose acque in cui sta affogando il mulo...torneremo alle copie gracchianti e fuligginose come quindici anni fa?
Ciao
Zonekiller
www.scaglie.it

11:02 AM  
Anonymous Anonimo said...

Hai pienamente ragione! Per non dire di come sia stato ignorato I'm a Cyborg, but that's ok, sempre di Park Cham Wook.

12:14 AM  
Blogger nicolacassa said...

Purtroppo, questo è il paese dove film come quelli di Boldi-De sica fanno incassi da primato, e dove la gente ride quando sente parlare di del regno di "Chao" (che si legge "ciao") in un film di Zhang Yimòu. Vogliamo parlare delle gravissime carenze nella pubblicazione della filmografia di Takeshi Kitano? Film bellissimi come 菊次郎の夏(L'estate di Kikujiro) sono stati pure doppiati e distribuiti, ma mai pubblicati.

2:58 AM  
Anonymous Anonimo said...

dai ma initial d è bruttissimo! :D

(in realtà vedendolo mi sono divertita moltissimo, è stato lì che ho scoperto che avrei potuto seguire Anthony Wong anche in capo al mondo)

2:10 PM  

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